Un aereo da caccia tipo F-15E Strike Eagle o F16 Falcon consuma circa 16.200
litri/ora. Un carro armato Abrams M1 ha bisogno di 450 litri per fare 100
chilometri.
17 agosto 2004 - Luca Mercalli (Società Meteorologica Italiana)
La Società Meteorologica Italiana è un'organizzazione apolitica e apartitica. Tuttavia, l'articolo 5 del suo statuto sancisce come essa persegua «la finalità di solidarietà sociale attraverso la tutela e la valorizzazione della natura e dell'ambiente, in particolare promuovendo una ensibilizzazione riguardo i cambiamenti climatici in atto», in accordo con gli artt. 5 e 6 dell'UNFCC (United Nations Framework Convention on Climate Change), 1992.
Ecco perché abbiamo deciso to provide some data are generally difficult to find and far from our everyday thinking. They are food for thought, mere orders of magnitude of a perverse process of resource planetary masterfully described by the physicist Louis Sertorius Turin (which also was a member of the Scientific Affairs Division of NATO from 1990-93) in History Abundance (Bollati Basic Books, 2002), a beautiful book of 179 pages which, in our humble opinion, should be adopted by schools as illuminating analysis of the paradigm of infinite growth and its inevitable conflict with the laws of physics.
We come to the point: how much oil is costing us the war for oil? And how many emissioni di CO2 dannose all'atmosfera? Tentiamo di stimarle.
Servono dei dati di partenza, ed eccoli: La combustione di 1 litro di benzina produce 2,35 kg di anidride carbonica (CO2), quella di 1 litro di gasolio produce 2,66 kg di CO2, la media, che useremo per i nostri calcoli sarà perciò di 2,5 kg di CO2 per ogni litro di carburante.
Un carro armato Abrams M1, pesa 65 tonnellate e fa 1 km con circa 4.5 litri di carburante, quindi 450 litri per 100 km (il suo motore turbo è soprannominato "gas guzzler", l'ingozzatore di benzina). Altri tank consumano in media 200-300 litri per 100 km.
Un aereo da caccia tipo F-15E Strike Eagle or F16 Falcon
consumes about 16,200 liters per hour.
A B52 bomber consumes about 12,000 liters per hour.
An AH64 Apache helicopter gunship type consumes about 500 liters per hour.
means of support, logistics varied: we can estimate an average consumption of 1 liter
/ km.
Now we need to estimate the forces involved. The various data available on the current conflict are very variable according to sources, uncertain and not convincing. Moreover during the operation, it is classified information.
To have an order of magnitude can be based on data released after the previous conflict, "Desert Storm" February-March 1991.
For example, in Desert Storm and flew the F117 were 42 to 6900 hours in 38 days, then with an average of about 4 h / day. Other aircraft used in the operation were a total of 2400. The Abrams tanks were 1848, supporting more than 50000 vehicles.
An F15 fighter flies to more than 2000 km / h and consumes between 16,000 and 20,000 liters of kerosene per hour
.
were refueling in flight to an impressive volume of 675 million liters (one would fill up about 17 million cars normal), so that a pilot of F-15 said:
"There Was more gas in the sky over Saudi Than in the ground below "( Source: White Paper - Air Force Performance in Desert Storm, Department of the Air Force, April 1991) . Obviously, this is the only fuel supplied by tankers in flight and does not account for all paid directly to the ground.
At this point, assigning a fleet of more or less of such consistency, and applying a very prudent use coefficient of 1 h per day in half, you get a daily consumption of 45 million gallons of fuel (for the US-UK coalition), which must be added to the consumption of the Iraqi army and the oil wells on fire. The ships were not considered, since at least the large aircraft carriers are propelled nucleare.
In sostanza ogni giorno di guerra si consuma tanto carburante che basterebbe
a fare il pieno a 1.125.000 autovetture.
Veniamo ora alle emissioni in atmosfera: moltiplicando i 45 milioni di litri giornalieri per 2,5 kg di CO2 si hanno 112,4 milioni di kg di CO2 (cioè 112.400 tonnellate).
Poiché ogni italiano ha un carico pro-capite di emissioni pari a 9800 kg di CO2 all'anno derivante dal proprio consumo energetico, ciò significa che ogni giorno di guerra equivale all'emissione annua di circa 11.500 persone ovvero un paese come Rivarolo Canavese in provincia di Torino.
Si tratta quasi certamente di una valutazione per difetto, infatti bisogna conteggiare anche tutto il carburante consumato nei mesi precedenti per trasportare truppe e mezzi nel teatro delle operazioni e quello che inevitabilmente viene sprecato in incidenti, azioni belliche e così via, ma serve a dare un ordine di grandezza.
Tornando dunque alle valutazioni parziali del solo consumo di carburante da parte delle forze terrestri e aeree della coalizione, abbiamo che:
se la guerra dura 10 giorni: consumo 450 milioni di litri, emissioni 1,124 milioni di tonnellate di CO2 (equivalente a una città italiana di 115.000 abitanti per un anno).
se la guerra dura 30 giorni: consumo 1,35 miliardi di litri, emissioni 3,38 milioni di tonnellate di CO2 (equivalente a una città italiana di 344.000 abitanti per un anno).
Da ciò si constata come, oltre ai problemi di ordine etico che difficilmente giustificano un tale sperpero di risorse volto a danno di una nazione (quindi si preparano altri costi energetici per ricostruire quanto distrutto), un tale volume di emissioni gassose in atmosfera vanifica in pochi giorni gli sforzi di intere nazioni per ridurre i consumi e risparmiare energia, alla faccia del Protocollo di Kyoto.
Poiché l'Italia, per ottemperare agli accordi di Kyoto dovrebbe ridurre il suo carico di emissioni di circa 80 milioni di tonnellate di CO2 all'anno, pari approximately 220,000 tons per day, the daily emission resulting from the Iraq conflict is equivalent to at least half of this mass.
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